LA PRESA:
Gesto tecnico fondamentale: una buona presa passa innanzitutto dalla conoscenza della posizione delle mani e anche dei gomiti; I pollici vicini, e gli indici devono formare quasi una forma a cuore (vedi foto accanto). Molto importante che i gomiti non siano troppo larghi (ben oltre la larghezza delle spalle), ma nemmeno troppo stretti ( meno della larghezza delle spalle).
TUFFO IN DIAGONALE:
Il tuffo del portiere, che sia alto, basso o a mezz’altezza richiede
che il tuffo avvenga in diagonale: pensiamo di essere con i piedi sulla riga di porta, il tuffo deve avvenire sempre in avanti rispetto alla riga, per togliere tempo e spazio, fondamentale per la buona
riuscita della parata.
Nel tuffo a mezz’altezza molto importante è l’atterraggio, che deve essere fatto partendo dall’avambraccio poi spalla, fianco e polpaccio. Nel tuffo rasoterra invece la prima parte che appoggia è il polpaccio poi fianco, spalla e avambraccio.
Gli unici gesti che porteranno il portiere a “subire” la parata, saranno nel caso di palla che rimbalza, dove il portiere deve calcolare il ribalzo e la parata di emergenza.
PARATA DI EMERGENZA:
E’ un gesto tecnico che richiede l’utilizzo della mano di richiamo, molto spesso utilizzata in maniera impropria anche su tiri frontali con una traiettoria dal basso verso l’alto. La parata di emergenza infatti si crea quando la palla ha una traiettoria che sta scavalcando il portiere, portandolo ad effettuare un tuffo dietro alla linea (pensate ancora di essere su una ideale linea). Se si tratta di una palla alta (con una traiettoria dall’alto al basso), la palla va accompagnata (non schiaffeggiata) sopra la traversa, mentre nel caso di un tiro rasoterra la palla dovrà essere direzionata lateralmente (chiaramente se non si è in grado di bloccare, ma sennò non saremmo in emergenza!)
USCITA ALTA:
Un misto di tecnica, coraggio, forza e anche una certa predisposizione fisica, l’uscita alta (che sia angolo o cross) è una parata molto complessa, ma che se eseguita con efficacia e tempestività infonde fiducia a tutta la squadra e risolve molte situazioni complicate. Ritorniamo alla nostra linea immaginaria: se il cross proviene da sinistra (chiaramente il portiere è fronte-campo), il salto va eseguito con la gamba destra piegata a protezione (viceversa se il cross viene da destra). L’attacco della palla è fondamentale, quando la traiettoria lo richiede, inoltre anche la forza e velocità con cui si attacca sono fondamentali (c’è molto traffico in area e sono molto agguerriti!). L’aspetto più difficile chiaramente è trovare il “tempismo”: richiede esperienza e molta pratica, oltre che capacità di lettura spazio-tempo.
L’IMPREVISTO:
E’ molto importante che il portiere apprenda fin dalle prime fasi della sua esperienza le basi della tecnica e le padroneggi con naturalezza. Il portiere è un ruolo molto complesso, specialmente da un punto di vista emotivo e psicologico; nell’arco di una partita saranno poche le occasioni in cui sarai sollecitato (salvo partite particolari), ma in quelle poche occasioni dovrà essere impeccabile, se sbaglia il portiere è probabilmente una rete subita. I gesti tecnici sopra citati raramente saranno sempre gli stessi (palla un po’ più lata, rimbalza male, traiettoria sporcata, la pioggia, il vento), sono tantissimi i fattori che influenzeranno la parata. Il portiere perciò deve apprendere profondamente la tecnica di base, perché questo lo porterà in modo istintivo a reagire a tutti gli imprevisti che si presenteranno.
“Il portiere deve parare a mente libera !”